1. Parlare bene degli altri
Quando esprimiamo dei pareri sugli altri, quelle critiche, o lodi che siano, si ripercuotono indirettamente su noi stessi.
Keith Rollag, professore di management presso il Babson College (Wellesley, Massachusetts, USA) e autore di vari libri dedicati all’argomento, sostiene che “quando una persona parla degli altri, induce chi l’ascolta ad attribuirle inconsciamente le caratteristiche descritte”.
In pratica: se dite, ad esempio, che il capo è un essere gentile e premuroso, gli altri ricorderanno quelle virtù, associandole alla vostra persona. Quindi: attenzione a dire che il capo è un idiota rompiscatole!
2. Saper ascoltare
L’attenzione è il ‘filo elettrico’ che collega le persone fra loro. Questo è quanto sostiene la scrittrice ed esperta di Comunicazione Lou Solomon, che a questo proposito afferma: “Non è ‘attraente’ essere distratti mentre gli altri parlano, mentre tengono una conferenza o conversano. Va bene controllare il cellulare, ma bisognerebbe limitarsi a farlo quando si è da soli, nella sala d’attesa di uno specialista o nel vagone della metropolitana. E cercare invece di essere presenti quando siamo circondati da altre persone”.
3. Essere autentici
Le persone gradevoli sono quelle che restano sempre se stesse, sia in pubblico che in privato. E’ quanto afferma l’americana Karen Friedman, scrittrice e coach in Scienze della Comunicazione: “sono accomodanti, senza voler apparire ciò che non sono. Sono disponibili e sincere, anche nel momento in cui hanno da dire qualcosa di impopolare”.
4. Dare la priorità ai rapporti umani
Le persone che danno più valore ai rapporti umani che al potere sono percepite dagli altri come affidabili e gradevoli, al contrario delle persone interessate principalmente al proprio status, dice la succitata Solomon. E aggiunge: “Non ci vuole molto a creare un contatto diretto: tutti amiamo quel momento in cui il capo ci guarda dritto negli occhi, anziché darci un’occhiata distratta. È sempre meglio non chiudersi nella propria ‘scaletta’ mentale, perdendo il contatto col prossimo”.
5. Stimolare le confidenze altrui
Il proprio grado di ‘gradevolezza’ può essere misurato anche dall’abilità nell’indurre gli altri a raccontare e raccontarsi. Lou Solomon sostiene che, per far ciò, occorre essere disinteressatamente curiosi, fare domande, ascoltare ed esprimere positività.
Non essere minimamente interessati a ciò che sono o fanno gli altri, genera un problema a livello di capacità comunicativa e di conversazione.
Le ricerche condotte da studiosi del MIT (il Massachusetts Institute of Technology, una delle più importanti università di ricerca del mondo) confermano che le persone sinceramente interessate a quello che gli altri esprimono, hanno automaticamente maggior carisma, più successo negli affari e nello svolgimento dei colloqui.
6. Condividere le ‘luci della ribalta’
Come scrive anche Karen Friedman, le persone piacevoli sono quelle che colgono ogni occasione per condividere i propri successi con gli altri. Se ricevono una lode, o un premio, si guardano attorno per ringraziare quelli che hanno contribuito al raggiungimento del risultato
7. Non temere di mostrarsi vulnerabili
Il proprio vissuto è anche un terreno su cui costruire i rapporti umani con gli altri. Lou Solomon racconta che le è capitato di lavorare insieme a un imprenditore che aveva perso una gamba durante un combattimento militare. Egli parlava solo della propria esperienza professionale, tenendo nascosto il proprio handicap e occultando l’arto artificiale sotto lunghi pantaloni. Temeva infatti che gli altri pensassero che strumentalizzasse un fatto doloroso. Ma alla fine scoprì che condividere questo aspetto importante della sua vita aumentava vertiginosamente le possibilità di interagire con gli altri a livello umano.
Gabriella Coppini (wellnessworld.it)