Gesù, confido in te

( Versión original en español: http://conempatia.org/2020/04/26/confio-en-ti/ )

Un’antica tradizione racconta che un giorno, sant’Agostino in riva al mare meditava sul mistero della Trinità, volendolo comprendere con la forza della ragione. S’avvide allora di un bambino che con una conchiglia versava l’acqua del mare in una buca. Incuriosito dall’operazione ripetuta più e più volte, Agostino interrogò il bambino chiedendogli: «Che fai?» La risposta del fanciullo lo sorprese: «Voglio travasare il mare in questa mia buca». Sorridendo Sant’Agostino spiegò pazientemente l’impossibilità dell’intento ma, il bambino fattosi serio, replicò: «Anche a te è impossibile scandagliare con la piccolezza della tua mente l’immensità del Mistero trinitario». E detto questo sparì.

Il diavolo usa il fatto che a Dio non possiamo mai capirlo appieno per allontanarci da Lui. È una tattica che gli ha sempre dato buoni risultati perché la fiducia è molto legata alla speranza. Delle tre virtù teologali, la speranza sembra la meno importante, ma è lei che lancia la fede e la carità.

Nel capitolo 3 della Genesi vediamo come il diavolo tenta Adamo ed Eva:
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: ‘Non dovete mangiare di alcun albero del giardino’?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: ‘Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete’». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».

Adamo ed Eva mangiarono perché diffidavano della verità di Dio e quindi della sua bontà.
È una tattica sempre attuale: se il diavolo ci fa vedere Dio come un rigoroso esaminatore del nostro comportamento anziché come un Padre amorevole, finiremo per prendere le distanze da Lui e dalle sue leggi.
Di fronte a questo, la tattica di Dio è sempre stata quella di mostrarci il suo amore. Si è incarnato per amore, ha sofferto ed è morto per amore. Ci ha lasciato l’Eucaristia e gli altri sacramenti e sua madre per amore.

Ma noi uomini facilmente siamo ingrati e smemorati, quindi il Signore decide di intervenire nel corso dei secoli per ricordarci quanto ci ama e rafforzare la nostra fiducia in Lui.

a) Sacro Cuore di Gesù, confido in te

Margherita Maria Alacoque nacque in Francia nel 1647, perse suo padre a 18 anni. Si ammalò e per 4 anni rimase immobilizzata a letto fino a quando la Vergine la guarì miracolosamente. Si fece suora nel 1671 all’età di 24 anni.

Dal dicembre 1673 ebbe una serie di rivelazioni. Gesù voleva promuovere la devozione al suo Sacro Cuore.

Gesù chiese che fosse costruito un edificio dedicato al Sacro Cuore, che fosse dipinta un’immagine che mettesse in risalto il suo cuore e il motto “Sacro Cuore di Gesù, confido in te”, che le fosse dedicata una festa liturgica e che molte anime e paesi gli fossero consacrati al suo Sacro Cuore.

Alcuni messaggi:
“Alle anime consacrate al mio Cuore, darò le grazie necessarie per il loro stato”.
“Darò pace alle famiglie”.
“Sarò la sua protezione e il suo rifugio sicuro durante la vita e soprattutto al momento della morte”.
“I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l’infinito oceano di misericordia”.
“Benedirò le case in cui l’immagine del mio Sacro Cuore è esposta e onorata”.
“Le persone che diffonderanno questa devozione avranno il loro nome scritto sul mio Cuore e non ne saranno mai cancellate”.
“A tutti coloro che riceveranno la Santa Comunione nei primi nove venerdì del mese, l’amore onnipotente del mio Cuore garantirà la grazia della perseveranza finale”.

Santa Margherita morì nel 1690 all’età di 43 anni. Trascorsero 166 anni e nel 1856 Pio IX estese la festa del Sacro Cuore a tutta la Chiesa: si celebra otto giorni dopo la Pentecoste.
Nel 1864 Santa Margherita fu beatificata.
Nel 1875 l’arcivescovo di Parigi pose la prima pietra per la Basilica del Sacro Cuore a Montmartre.
Molti paesi furono consacrati al Sacro Cuore.
Nel 1920 Santa Margherita fu canonizzata.

b) Fiducia semplice e amorevole in Dio

Santa Teresa di Lisieux nacque nel 1873, entrò in un convento carmelitano nel 1888. Morì nel 1897 all’età di 24 anni. Per lei, la fiducia semplice e amorevole in Dio porta alla santità:

“Ho sempre desiderato essere una santa, ma – ahimè! – ho sempre constatato, quando mi sono confrontata con i santi, che tra loro e me c’è la stessa differenza che esiste tra una montagna la cui vetta si perde nei cieli e il granello di sabbia oscuro calpestato sotto i piedi dei passanti. Invece di scoraggiarmi mi sono detta: il Buon Dio non potrebbe ispirare desideri irrealizzabili; quindi nonostante la mia piccolezza posso aspirare alla santità. Crescere, mi è impossibile, mi devo sopportare per quello che sono con tutte le mie imperfezioni, ma voglio cercare il modo di andare in cielo per una via bella dritta, molto corta, una piccola via tutta nuova. Siamo in un secolo di invenzioni, ora non vale più la pena di salire i gradini di una scala, dai ricchi un ascensore la sostituisce vantaggiosamente.
Vorrei trovare anch’io un ascensore per innalzarmi fino a Gesù, perché sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione. Allora ho cercato nei libri santi l’indicazione dell’ascensore oggetto del mio desiderio e ho letto queste parole uscite dalla bocca della Sapienza Eterna: Se qualcuno è piccolissimo, venga a me.
Allora sono venuta intuendo di aver trovato ciò che cercavo e volendo sapere – o mio Dio! – ciò che faresti al piccolino che rispondesse alla tua chiamata ho continuato le mie ricerche ed ecco quello che ho trovato: “Come una madre accarezza il figlio, così io vi consolerò, vi porterò in braccio e vi cullerò sulle mie ginocchia!”
Ah! Mai parole più tenere, più melodiose, hanno rallegrato la mia anima: l’ascensore che mi deve innalzare fino al Cielo, sono le tue braccia, o Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, anzi bisogna che io resti piccola, che lo diventi sempre di più»

Fu beatificata nel 1923 e canonizzata nel 1925. Nel 1997 Giovanni Paolo II la dichiarò dottore della Chiesa.

c) Gesù, confido in te

Nel 20° secolo il Signore intraprende una nuova iniziativa. Si tratta di evidenziare la misericordia di Dio Padre che è resa visibile attraverso l’amore di Gesù e la tenerezza del suo cuore.

Nel 1905 nacque Santa Faustina Kowalska, da una famiglia molto povera, entrò in un convento nel 1928, morì di tubercolosi nel 1938 all’età di 33 anni.

Dal 1931 gli apparve Gesù, gli insegnò la preghiera della coroncina della divina misericordia. Gli chiese un dipinto di Lui come gli era apparso, con la mano destra che benedice e con la sinistra che punta al suo cuore e di scrivere sotto “Gesù, confido in te”. E che la seconda domenica di Pasqua fosse la festa della Divina Misericordia.

Tutto è stato raccolto in un diario di oltre 600 pagine, alcune frasi sono le seguenti:
“La festa della Misericordia sarà un rifugio per tutte le anime. In quel giorno, l’anima che andrà alla Confessione e riceverà la Santa Comunione otterrà il completo perdono dei peccati”.
“Prometto che l’anima che venererà questa immagine non perirà.”
“Concederò immense grazie alle anime che pregheranno questa coroncina”.
“Il mio cuore trabocca di grande misericordia per le anime e specialmente per i poveri peccatori. Se solo potessero capire che io sono il migliore dei genitori!”.
“Esorta tutte le anime ad avere fiducia nell’insondabile abisso della mia Misericordia, perché voglio salvare tutti”.
“Quando un’anima si avvicina a me con fiducia, la riempio con una tale abbondanza di grazie che non può contenerle dentro di sé, ma le irradia ad altre anime”.
“Alle anime che diffonderanno la devozione alla mia Misericordia, le proteggerò per tutta la vita come una madre amorevole protegge il suo bambino appena nato”.

Santa Faustina morì nel 1938. Passarono 42 anni … Nel 1980 Giovanni Paolo II pubblicò la sua enciclica “Dives in Misericordia” (Ricco di Misericordia).

Nel 1993, la seconda domenica di Pasqua, Santa Faustina fu beatificata.

Nel 2000, la seconda domenica di Pasqua, Giovanni Paolo II istituì la festa liturgica universale della Divina Misericordia e canonizzò Santa Faustina.

Nel 2005, alla vigilia della festa della Divina Misericordia, morì Giovanni Paolo II.

Nel 2011 Giovanni Paolo II fu beatificato nella festa della Divina Misericordia ed fu canonizzato in quella stessa festa nel 2014.

Nel 2016 Papa Francesco scrisse un libro dal titolo: “Il nome di Dio è misericordia”: “La misericordia è la caratteristica di Dio: la misericordia di Dio è la sua responsabilità per noi. Si sente responsabile, cioè, vuole il nostro bene e vuole vederci felici, pieni di gioia e sereni ”.

Consiglio di pregare la coroncina. Dura 5 minuti. Consiglio anche di ripetere spesso la giaculatoria “Gesù, confido in te”, dà molta pace.

Álvaro Gámiz
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Coroncina della Divina Misericordia

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Padre nostro, Ave Maria, Credo

(Io credo in Dio Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
la remissione dei peccati, la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen.)

per ogni decina:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore Nostro Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.

Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero. (10 volte)

Finite le 5 decine:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero. (3 volte)

Preghiamo
O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in Te.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.